Lo strano caso di Baby Yoda (ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba)

Se non avete ancora visto The Mandalorian, fermatevi qui: quanto segue contiene spoiler.
Se l’avete visto, o se degli spoiler non vi importa, continuate pure.

Nel corso del primo episodio della nuova serie prodotta da Disney, ambientata nell’universo di Star Wars, fa capolino uno dei personaggi digitali più riusciti della storia: uno Yoda picci, un Baby-Yoda, che ha fatto impazzire tantissimi appassionati del franchise ideato da George Lucas negli anni ’70.

Quello che succede è che, com’era prevedibile, il pubblico si riversi sugli e-commerce in cerca di merchandise a tema Baby Yoda: peccato che Disney abbia deciso di non produrre, ancora, alcun giocattolo relativo a Baby Yoda visto che, di fatto, costituisce uno spoiler della serie. E soprattutto che tale serie in alcune nazioni non andrà in onda prima di molti mesi (da noi Disney+ arriva a fine marzo 2020). Mancando pupazzi, statuette o qualsiasi altro gadget ufficiale, la creatività degli appassionata si è scatenata e ha dato vita a delle alternative.

È il caso dello schema amigurumi “The Child” sviluppato da Allison Hoffman e messo in vendita su Ravelry. Ve lo dico avendone visto le foto: è spettacolare. Un lavoro eccezionale di una mente brillante con un talento e una pratica enorme, tale da permetterle di mettere a punto in poche ore un ottimo schema con un risultato finale davvero molto somigliante al personaggio originale. Testa bassa e pedalare, senza scorciatoie.

The Child, di Allison Hoffman

Il successo travolgente di Allison ha attirato l’attenzione della Disney. Così l’azienda di Topolino le ha fatto una telefonatina che potremmo riassumere in: Yoda è mio e lo gestisco io.

Disney ha ragione: detiene i diritti su tutti i personaggi dell’universo Star Wars, dunque nessuno può usarli senza autorizzazione. Allison ha rimosso lo schema dal sito e ora non vende più alcunché legato a Baby Yoda. Qualcun altro, vista l’aria che tira, ha iniziato spontaneamente a rimuovere le GIF di Baby Yoda dalla circolazione, onde evitare di ricevere telefonate da parte degli avvocati Disney.

La questione tra Hoffman e gli avvocati Disney c’è da giurarsi si evolverà, anche se probabilmente non ci saranno conseguenze particolari per lei visto che si è mostrata disponibile a collaborare: ma quanto accaduto è senz’altro esemplificativo di una questione assai complessa. Uno schema amigurumi, che dubito Disney offrirà mai agli appassionati, è da considerarsi un prodotto originale, o un mashup trasformativo, a tutti gli effetti rientrante nelle eccezioni della legge sul copyright? Probabilmente no.
Certo questo limita la possibilità creativa degli appassionati, che al massimo possono provare a restare in un’area grigia del diritto cedendo gratuitamente il frutto del loro ingegno.

La vera beffa, come racconta Fiberly, è che ci sono in giro molti altri schemi amigurumi di Baby Yoda regolarmente in vendita. Anzi, in alcuni casi si tratta dello schema di Allison che viene “piratato” da altri.